25/01/17

SPESE RAPPRESENTANZA


Sono quelle deducibili se corrispondono all’inerenza ed alla congruità. Per essere inerente devono consistere in erogazioni gratuite di beni e servizi devono avere finalità promozionali o di pubbliche relazioni e il loro importo deve essere normale e in funzione dell’obiettivo di generare benefici per l’impresa o essere coerente con le pratiche generali del settore.

Di seguito il Ministero ha elencato alcune ipotesi:

1)     Le spese per viaggi turistici in occasione delle quali sono svolte attività promozionali dei beni il cui scambio costituisce attività caratteristica dell’impresa.

2)     Le spese per feste o ricevimenti ricorrenze aziendali, festività religiose, oppure inaugurazione di nuove sedi, mostre, fiere in cui sono esposti beni e servizi prodotti dall’impresa

3)     Ogni altra spesa erogata gratuitamente ivi inclusi i contributi per convegni seminari, manifestazioni simili il cui sostenimenti risponda all’inerenza.
Non sono spese di rappresentanza le spese di vitto e alloggio, per ospitare clienti e fargli vedere la merce esposta.
Questione IVA se i beni in omaggio fanno pare dell’attività d’impresa, prodotti e commercializzati dalla stessa oppure sono acquistati per essere regalati.
Per i beni acquistati l’IVA non è detraibile tranne quando il costo unitario non supera i 50€ la relativa cessione non è soggetta a IVA.
Se i beni rientrano nell’oggetto dell’attività propria dell’impresa l’Iva è detraibile (valore del bene non quantificato) e la cessione va assoggettata a imposta.

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