Visualizzazione post con etichetta Triangolazioni con estero. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Triangolazioni con estero. Mostra tutti i post

23/09/23

La dichiarazione d'intento

La dichiarazione d'intento è un documento che consente agli esportatori abituali di acquistare beni e servizi senza applicazione dell'IVA. La dichiarazione deve essere presentata al fornitore prima dell'effettuazione dell'operazione.

Per compilare una dichiarazione d'intento, è necessario seguire questi passaggi:

  1. Scaricare il modello di dichiarazione d'intento dal sito web dell'Agenzia delle Entrate.
  2. Compilare il modello in tutte le sue parti.
  3. Firmare il modello in originale.
  4. Inviare il modello al fornitore.

Il modello di dichiarazione d'intento è composto da tre sezioni:

  • Dati identificativi del dichiarante
  • Dati identificativi del fornitore
  • Dati dell'operazione

Dati identificativi del dichiarante

In questa sezione, è necessario indicare i dati identificativi del dichiarante, ovvero:

  • Ragione sociale
  • Partita IVA
  • Codice fiscale
  • Indirizzo

Dati identificativi del fornitore

In questa sezione, è necessario indicare i dati identificativi del fornitore, ovvero:

  • Ragione sociale
  • Partita IVA
  • Codice fiscale
  • Indirizzo

Dati dell'operazione

In questa sezione, è necessario indicare i dati dell'operazione, ovvero:

  • Descrizione dell'operazione
  • Data di effettuazione dell'operazione
  • Valore dell'operazione
  • Tipologia di bene o servizio

Una volta compilato il modello, è necessario firmarlo in originale e inviarlo al fornitore. Il fornitore, a sua volta, dovrà conservare la dichiarazione d'intento per un periodo di dieci anni.

Ecco alcuni consigli per compilare correttamente una dichiarazione d'intento:

  • Controllare attentamente i dati inseriti. È importante inserire i dati corretti e completi, in modo da evitare errori o ritardi nella lavorazione della dichiarazione.
  • Firmare il modello in originale. La dichiarazione d'intento deve essere firmata in originale dal dichiarante.
  • Inviare la dichiarazione al fornitore. La dichiarazione d'intento deve essere inviata al fornitore prima dell'effettuazione dell'operazione.

22/09/23

Triangolazione con dichiarazione d'intento

La triangolazione con dichiarazione d'intento è un'operazione di cessione di beni in cui tre soggetti, distinti tra loro, sono coinvolti in una serie di cessioni e acquisti. Il primo soggetto, detto "promotore", acquista i beni da un altro soggetto, detto "primo cedente", e li consegna a un terzo soggetto, detto "secondo cessionario", che li acquista dal promotore.

La dichiarazione d'intento è un documento che viene emesso dal secondo cessionario, in qualità di esportatore abituale, e che attesta l'intenzione di esportare i beni acquistati dal promotore. La dichiarazione d'intento deve essere inviata all'Agenzia delle Entrate, che rilascia un'apposita ricevuta.

In caso di triangolazione con dichiarazione d'intento, l'operazione è esente da IVA. Il promotore, in qualità di primo cedente, emette una fattura senza IVA al secondo cessionario, che incassa il bene e lo esporta. Il secondo cessionario, in qualità di esportatore abituale, emette una fattura senza IVA al proprio cliente finale, che è il destinatario effettivo dei beni.

Ecco un esempio di triangolazione con dichiarazione d'intento:

Soggetto A: Promotore

Soggetto B: Primo cedente

Soggetto C: Secondo cessionario


Operazione:

A acquista da B 100 unità di un bene per un valore di 10.000 euro.

A consegna il bene a C.

C emette una dichiarazione d'intento all'Agenzia delle Entrate.

A emette una fattura a C per 10.000 euro senza IVA.

C emette una fattura a D, il suo cliente finale, per 10.000 euro senza IVA.

Conseguenze fiscali:

A non deve versare IVA all'Erario.

B non deve versare IVA all'Erario.

C non deve versare IVA all'Erario.

D non deve versare IVA all'Erario.

La triangolazione con dichiarazione d'intento è un'operazione che può essere utilizzata per beneficiare dell'esenzione IVA nelle cessioni di beni a soggetti esteri. Tuttavia, è importante rispettare i requisiti previsti dalla normativa, in particolare l'obbligo di emissione della dichiarazione d'intento da parte del secondo cessionario.

Requisiti per la triangolazione con dichiarazione d'intento:

I soggetti coinvolti devono essere distinti tra loro.

Il secondo cessionario deve essere un esportatore abituale.

I beni devono essere consegnati direttamente al secondo cessionario.

Il secondo cessionario deve emettere una dichiarazione d'intento all'Agenzia delle Entrate.

Sanzioni in caso di violazione dei requisiti:

In caso di violazione dei requisiti previsti per la triangolazione con dichiarazione d'intento, si applicano le seguenti sanzioni:

Per il promotore: sanzione amministrativa dal cento al duecento per cento dell'imposta, fermo restando l'obbligo del pagamento del tributo.

Per il primo cedente: sanzione amministrativa dal cento al duecento per cento dell'imposta, fermo restando l'obbligo del pagamento del tributo.

Per il secondo cessionario: sanzione amministrativa dal cento al duecento per cento dell'imposta, fermo restando l'obbligo del pagamento del tributo.

07/09/23

Triangolazioni con l'estero

Le triangolazioni sono operazioni nelle quali i beni sono oggetto di due trasferimenti giuridici, ma vengono consegnate direttamente dal primo fornitore al secondo cessionario con un unico trasferimento fisico. Le triangolazioni possono essere nazionali, comunitarie o extra-comunitarie.

Le triangolazioni IVA Intra/Extracomunitarie sono operazioni che hanno a che vedere con tre soggetti diversi. Uno dei quali può essere un soggetto residente in un Paese UE (triangolazioni Iva comunitarie), o in un Paese Extra-UE (triangolazioni Iva Extracomunitarie).

Per quanto riguarda la fatturazione nelle triangolazioni, nella fattura occorre indicare la dicitura “Operazione triangolare” ed indicare il paese di destinazione delle merci. La società che vende il bene può emettere fattura immediata oppure fattura differita. La società che acquista il bene emette fattura non imponibile ai sensi dell’art. 8, co.1, lett. a), DPR 633/19721.

Ci sono vari casi che se volete posso spiegare e che però dovrete chiedermelo nei commenti.

Saluti

Agenzia delle Entrate e prescrizione dei crediti

Agenzia delle Entrate e prescrizione dei crediti: cos'è, come funziona e cosa fare Cos'è la prescrizione? La prescrizione è un istit...