24/11/23

PNRR notizie importanti

 PNRR

In particolare, tra le Top News di novembre vi segnalo:


·         l’apertura dello sportello per il Fondo di Transizione Industriale, volto a sostenere l'efficientamento energetico e nell’utilizzo delle risorse nelle attività d’impresa dei settori estrattivo e manifatturiero


·           la pubblicazione della direttiva RED III in Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europa, per promuovere la diffusione delle energie rinnovabili nei paesi dell’Unione Europea.


Inoltre, nella sezione Top Bandi sono riportate le opportunità relative ad una selezione di settori chiave, con allegati i rispettivi bandi e decreti. Nel periodo di riferimento, si segnalano interessanti opportunità per le imprese del settore dei trasporti e delle infrastrutture e per le imprese attive nella produzione di componenti per la value chain dell’idrogeno.

23/11/23

Depositi fiscali: qual è il regime IVA applicabile

DALL’AGENZIA DELLE ENTRATE 

Depositi fiscali: qual è il regime IVA applicabile

Con la risposta a interpello n. 465 del 2023, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che Il trasferimento di carburanti per motori autotrazione da un deposito fiscale a un altro deposito fiscale, in regime di accisa sospesa, rientra sempre nel regime che prevede la sospensione nell'applicazione dell'IVA. Per quanto concerne i beni custoditi nel deposito fiscale, la ratio legis è quella di allineare sostanzialmente l'esigibilità dell'IVA a quella dell'accisa. Per quanto concerne, invece, i beni introdotti nel deposito del destinatario registrato, la norma intende allineare l'esigibilità IVA a quella dell'effettiva estrazione del prodotto da detto deposito.

22/11/23

Nel 2024, con la riforma fiscale...

Nel 2024, con la riforma fiscale, viene introdotta una nuova possibilità per i contribuenti in difficoltà economiche: il concordato preventivo biennale.

Il concordato preventivo biennale è un accordo tra il contribuente e l'Agenzia delle Entrate che consente al contribuente di pagare i propri debiti in un periodo di due anni, con un'eventuale dilazione di pagamento di ulteriori due anni.

Per poter accedere al concordato preventivo biennale, il contribuente deve soddisfare i seguenti requisiti:

-essere un soggetto ISA (indice sintetico di affidabilità fiscale) con un punteggio pari almeno a 8;

-non essere stato dichiarato fallito o sottoposto ad altra procedura concorsuale negli ultimi cinque anni;

-non essere in stato di liquidazione volontaria;

-non essere stato oggetto di un precedente concordato preventivo negli ultimi cinque anni.

La proposta di concordato preventivo biennale deve essere presentata all'Agenzia delle Entrate entro il 31 luglio 2024.

Se la proposta di concordato viene accettata dall'Agenzia delle Entrate, il giudice del tribunale competente la omologa.

L'omologa del concordato preventivo biennale ha gli effetti di cui all'articolo 182-bis del codice civile, che sono:

sospensione delle azioni esecutive e cautelari;

divieto di iniziare nuove azioni esecutive o cautelari;

divieto di procedere all'esecuzione forzata dei pignoramenti già iscritti.

Il concordato preventivo biennale è un'opportunità importante per i contribuenti in difficoltà economiche. Consente di evitare il fallimento e di pagare i propri debiti in un periodo di tempo più lungo.

Ecco alcuni consigli per concordare con il fisco nel 2024:

Affidatevi a un professionista esperto, come un commercialista.

Preparate una proposta di concordato realistica e sostenibile.

Siate disponibili a collaborare con l'Agenzia delle Entrate.

17/11/23

Diritti dei lavoratori il cambiamento del titolare di uno studio notarile potrebbe essere trsferiemtno d'impresa?

Secondo l’articolo 2112 del Codice Civile italiano, il trasferimento di un’impresa o di una sua parte comporta il trasferimento automatico dei rapporti di lavoro ad essa connessi, senza che sia necessario alcun consenso dei lavoratori coinvolti. Tuttavia, la giurisprudenza italiana ha stabilito che il trasferimento di uno studio notarile non costituisce necessariamente un trasferimento d’impresa, ma dipende dalle circostanze del caso specifico. In ogni caso, i diritti dei lavoratori sono tutelati dalla legge e dal Codice Civile italiano.

Proroga al 30 novembre (prima 31 ottobre) per gli adempimenti dei lavoratori sportivi co.co.co.

 Proroga al 30 novembre (prima 31 ottobre) per gli adempimenti dei lavoratori sportivi co.co.co. Un emendamento alla conversione in legge del D.L. proroghe prevede l’estensione del termine per gli adempimenti in materia di lavoro sportivo. Ci sarà tempo fino alla scadenza del 30 novembre 2023 per le comunicazioni e i versamenti dei contributi dei contratti di collaborazione avviati tra luglio e settembre. 

16/11/23

Compensazioni in F24: novità dalla legge di bilancio 2024

Compensazioni in F24: novità dalla legge di bilancio 2024

Con la novità normativa si vuole modificare l’articolo 37 Recante disposizioni in tema di accertamento, semplificazione e altre misure di carattere finanziario del decreto-legge n. 223 del 2006 allo scopo di prevedere l’obbligo di utilizzare esclusivamente i servizi telematici messi a disposizione dall'Agenzia delle entrate secondo modalità tecniche da definire con apposito provvedimento, anche nel caso vengano utilizzati in compensazione, tramite modello F24 (di cui all'articolo 17 del decreto legislativo n. 241 del 1997), i crediti maturati a titolo di contributi e premi nei confronti, rispettivamente, dell’INPS e dell’INAIL.

Ricordiamo che il testo normativo vigente prevede tale obbligo soltanto per i soggetti che intendono effettuare la compensazione; del credito annuale o relativo a periodi inferiori all'anno dell'IVA, ovvero dei crediti relativi alle imposte sui redditi e alle relative addizionali, alle imposte sostitutive delle imposte sul reddito, all'IRAP, ovvero dei crediti maturati in qualità di sostituto d'imposta e dei crediti d'imposta da indicare nel quadro RU della dichiarazione dei redditi.

Inoltre, sempre a seguito della nuova norma, si aggiungerebbe che, per i contribuenti che abbiano iscrizioni a ruolo per imposte erariali e relativi accessori o accertamenti esecutivi affidati agli agenti della riscossione per importi complessivamente superiori ad euro 100.000, per i quali i termini di pagamento siano scaduti e siano ancora dovuti pagamenti o non siano in essere provvedimenti di sospensione, è esclusa la facoltà di avvalersi della compensazione, tramite modello F24.

Ultima novità da segnalare prevede forse una serie di modificazioni all’articolo 17 (che disciplina le compensazioni di crediti e debiti tributari e contributivi), del decreto legislativo n. 241 del 1997, e in particolare: si stabilisce che la compensazione dei crediti di qualsiasi importo maturati a titolo di contributi nei confronti dell’INPS, può essere effettuata:

a) dai datori di lavoro non agricoli a partire dal quindicesimo giorno successivo a quello di scadenza del termine mensile per la trasmissione in via telematica dei dati retributivi e delle informazioni necessarie per il calcolo dei contributi da cui il credito emerge o dal quindicesimo giorno successivo alla sua presentazione, se tardiva; dalla data di notifica delle note di rettifica passive;

b) dai datori di lavoro che versano la contribuzione agricola unificata per la manodopera agricola a decorrere dalla data di scadenza del versamento relativo alla dichiarazione di manodopera agricola da cui il credito emerge;

c) dai lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali degli artigiani ed esercenti attività commerciali e dai liberi professionisti iscritti alla Gestione separata Inps a decorrere dal decimo giorno successivo a quello di presentazione della dichiarazione dei redditi da cui il credito emerge. Resta impregiudicata la verifica sulla correttezza sostanziale del credito compensato. Sono escluse dalle compensazioni le aziende committenti per i compensi assoggettati a contribuzione alla Gestione separata di cui all’articolo 2, comma 26, della legge n. 335 del 1995.

Si dispone che la compensazione dei crediti di qualsiasi importo per premi ed accessori maturati nei confronti dell’INAIL può essere effettuata a condizione che il credito certo, liquido ed esigibile sia registrato negli archivi del predetto Istituto.

Novità sulla compensazione dei crediti in F24 dalla legge di bilancio 2024

La legge di bilancio 2024 prevede una serie di novità sulla compensazione dei crediti in F24. Le principali modifiche riguardano:

L'obbligo di utilizzo esclusivo dei servizi telematici dell'Agenzia delle entrate anche per la compensazione di crediti INPS e INAIL.

L'esclusione dalla compensazione per i contribuenti che abbiano iscrizioni a ruolo per imposte erariali e relativi accessori o accertamenti esecutivi affidati agli agenti della riscossione per importi complessivamente superiori ad euro 100.000.

La possibilità di compensare crediti INPS di qualsiasi importo, a partire dal 15° giorno successivo alla scadenza del termine di presentazione dei dati retributivi o dalla notifica delle note di rettifica passive.

La possibilità di compensare crediti INAIL di qualsiasi importo, a condizione che il credito sia registrato negli archivi dell'Istituto.

Obbligo di utilizzo dei servizi telematici.

L'obbligo di utilizzo dei servizi telematici dell'Agenzia delle entrate per la compensazione dei crediti INPS e INAIL è volto a prevenire le frodi fiscali. In precedenza, infatti, era possibile effettuare la compensazione anche in modalità cartacea, con un maggior rischio di falsificazione dei documenti.

Esclusione dalla compensazione per i contribuenti con iscrizioni a ruolo.

L'esclusione dalla compensazione per i contribuenti con iscrizioni a ruolo è un provvedimento volto a garantire il recupero delle somme dovute all'Erario. In precedenza, infatti, i contribuenti con iscrizioni a ruolo potevano comunque utilizzare la compensazione per pagare altri tributi e contributi.


13/11/23

Le principali novità fiscali della riforma del governo Meloni sono le seguenti

La riforma fiscale è stata approvata dalla Camera e dal Senato in terza lettura il 20 ottobre 2023 e pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 24 ottobre 2023. La riforma entrerà in vigore a partire dal 1° gennaio 2024.

Le principali novità fiscali della riforma del governo Meloni sono le seguenti:

Riduzione del cuneo fiscale: il cuneo fiscale sarà ridotto di 6 punti per i redditi da lavoro dipendente fino a 35.000 euro e di 7 punti per i redditi fino a 25.000 euro. La riduzione del cuneo fiscale si tradurrà in un aumento netto della retribuzione di circa 100 euro al mese per 14 milioni di lavoratori.

Riduzione delle aliquote Irpef: le aliquote Irpef saranno ridotte da cinque a tre: 23% fino a 28.000 euro, 35% da 28.000 a 50.000 euro e 43% oltre i 50.000 euro.

Ampliamento della no tax area: la no tax area, cioè l'importo fino al quale non si pagano le tasse, sarà ampliata da 8.174 a 8.500 euro.

Taglio delle detrazioni: le detrazioni per le erogazioni a favore di onlus, partiti e Terzo settore saranno tagliate da 260 euro a 180 euro per i redditi superiori a 50.000 euro.

Riduzione dell'imposta sulle imprese: l'imposta sulle imprese sarà ridotta del 15% per le imprese che assumono giovani, donne o ex beneficiari del reddito di cittadinanza.

Oltre a queste novità, la riforma fiscale del governo Meloni prevede anche una serie di misure di carattere tecnico, come la riforma del sistema di tassazione dei redditi di capitale e dei redditi dei lavoratori autonomi.

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