28/04/16

Riforma del diritto fallimentare a breve si parlerà di...

...RIFORMA DELLE DISCIPLINE DELLE CRISI DI IMPRESA E DELL’INSOLVENZA
Delega al governo per la riforma organica delle discipline della crisi di impresa e dell’insolvenza (disegno di legge)

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro della giustizia Andrea Orlando, ha approvato un disegno di legge delega al governo per la riforma organica delle discipline della crisi di impresa e dell’insolvenza. Nello specifico, il disegno di legge si pone nel solco del processo di riforma inaugurato con il D.L. n. 83 del 2015 (conv. dalla L. n. 132 del 6 agosto 2015), adottato per sostenere, in via d’urgenza, l'attività delle imprese in crisi agevolando il loro accesso al credito. Il provvedimento muove da una premessa di fondo: un’azienda con problemi rischia di trascinare con sé altre imprese (fornitori di beni e servizi e intermediari finanziari), continuando a contrarre obbligazioni che non potrà soddisfare. Affrontare tempestivamente i casi di crisi aziendale consente di limitare le perdite del tessuto economico, sia nella dimensione strettamente imprenditoriale sia sul piano finanziario, o di risanare l’azienda, con benefici sul piano occupazione e più in generale tutelando il tessuto economico contiguo. Con il disegno di legge delega, che consolida gli approdi dell’intervento del Governo dell’agosto 2015, la prospettiva riformatrice si evolve: si lascia la strada dell’intervento puntuale e urgente per delineare un disegno organico di riforma del diritto dell’insolvenza.

Inoltre, nel disegno di legge di riforma del diritto fallimentare:
viene tolta la parola fallimento mettendo al centro i concetti di gestione della crisi e dell’insolvenza;
vengono semplificate le regole processuali con la riduzione delle incertezze interpretative e applicative che molto nuocciono alla celerità delle procedure concorsuali;
vengono inserite norme per la revisione delle amministrazioni straordinarie (leggi Prodi e Marzano) 
vengono innalzate le soglie per l'accesso alla procedura e si prevede che i commissari vengano scelti da un apposito albo, il tutto allo scopo di contemperare la continuità produttiva e occupazionale delle imprese con la tutela dei creditori.

06/04/16

Regime forfettario e circ. 10/E dell'AdE

Sul sito dell'Agenzia delle Entrate sono on line i chiarimenti che vogliono accedere al regime forfettariointrodotto dalla legge di stabilità 2015 che prevede l'imposta sostitutiva del 15% a partire dal 2016 l'aliquota scende al 5% per i primi 5 anni d'attività (nuove attività) prevista dalla legge.

Comporta la legge l'esclusione dagli studi di settore e semplificazioni ai fini IVA. Chi adotta questo regime non addebita l'Iva in rivalsa però non ha diritto alla detrazione dell'imposta assolta, dovuta o addebitata sugli acquisti nazionali, su quelli comunitari e sulle importazioni.

Con la circolare 10/E l'AdE illustra le modifiche introdotte dalla legge di stabilità ed i piccoli contribuenti hanno molte agevolazioni ad es. l'imposta unica che sostituisce l'Irpef addizionali regionali e comunali ed Irap.
Aliquota fissa al 15% sul reddito imponibile determinato forfettariamente sulla bas dei ricavi o dei compensi.
Le nuove attività beneficiano dell'imposta sostitutiva al 5% per i primi cinque anni.
Non si prevedono limiti d'età per accedere nè limiti temporali dopo i quali è obbligatorio uscire dalla disciplina di favore.


Come si accede?
Si deve inviare una comunicazionetelematica all'INPS entro il 28/2 di ogni anno. Quelli invece che già svolgono un'attività d'impresa o professione o arte accedono al forfettario senza dover fare alcuna comunicazione.

Per la dichiarazione?
in UNICO 2016 si dovranno barrare i campi 1 e 2 del rigo LM21.

Abrogazione dei precedenti limiti al 1° gennaio 2015.




Agenzia delle Entrate e prescrizione dei crediti

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