BUONI PASTO
Il contributo in denaro una tantum corrisposto grazie ai risparmi derivanti dai buoni pasto non erogati nel 2020 non è riconducibile ad alcuna ipotesi di esclusione dal reddito di lavoro dipendente prevista per le iniziative di welfare né alle altre ipotesi di esclusione specificamente previste. Lo ha chiarito l’Agenzia delle Entrate con la risposta a interpello n. 377 del 14 luglio 2022. Il contributo, quindi, al pari delle altre elargizioni in denaro percepite dai dipendenti in relazione al rapporto di lavoro, dovrà concorrere alla formazione del reddito di lavoro dipendente.
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