La contabilità forfettaria e la contabilità semplificata sono due regimi contabili previsti per le imprese, che si differenziano principalmente per il modo in cui viene determinato il reddito imponibile.
Contabilità forfettaria
Nel regime forfettario, il reddito imponibile è determinato applicando una percentuale forfetaria al fatturato annuo. L'aliquota forfettaria varia a seconda dell'attività svolta e del volume di affari:
- Start up: 5% per i primi 4 anni di attività, poi 15%
- Attività di servizi: 15%
- Attività di commercio al dettaglio: 15%
- Attività di commercio all'ingrosso: 7%
- Attività agricole: 6%
Con il regime forfettario, non è possibile dedurre i costi sostenuti per l'attività.
Contabilità semplificata
Nel regime semplificato, il reddito imponibile è determinato come differenza tra ricavi e costi. I costi deducibili sono quelli sostenuti nell'esercizio dell'attività e documentati da fatture o altri documenti analoghi.
La contabilità semplificata è obbligatoria per le imprese che superano determinati limiti di fatturato:
- Attività di prestazioni di servizi: 500.000 euro
- Attività di cessione di beni: 800.000 euro
differenze tra i due regimi
La tabella seguente riassume le principali differenze tra contabilità forfettaria e contabilità semplificata:
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