08/12/18

Comitato creditori 1° comma art. 40

Ringrazio anticipatamente della risposta.
Il comitato dei creditori è costituito da A,B e C.
Dopo la nomina il credito di A viene ceduto interamente, si chiede se A (anche presidente del comitato) resta in carica, non essendo più titolare di alcun credito nei confronti del fallimento.
grazie
                                    risposta                                                              
Il soggetto A rimane come componente del comitato dei creditori fin quando non viene sostituito. La nomina dei membri del CdC è infatti soggettiva e personale, nel senso che i componenti di tale organo vanno scelti tra i creditori, ma poi la nomina investe il titolare del credito, tant'è che l'ultima parte del primo comma dell'art. 40 prevede che la composizione del comitato può essere modificata dal giudice delegato in relazione alle variazioni dello stato passivo o per altro giustificato motivo. Questa disposizione trova la sua ragione proprio nella necessità di adeguare la composizione del comitato alle reali esigenze della procedura nel corso della sua vita, sicchè se un componente del comitato è stato soddisfatto con un riparto parziale o, come nel suo caso, ha ceduto il credito, non ha più la qualità di creditore in base alla quale era stato nominato, né interesse alle vicende del fallimento, e, pertanto, la legge consente che possa essere sostituito; ma fin quando non è sostituito o revocato, rimane.
Zucchetti SG srl

24/11/18

RISOLUZIONE 82/E DEL 14.11.2018

Con la risoluzione 82/E del 14.11.2018 l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che è possibile rettificare un modello IVA TR per modificare elementi che non incidono sulla destinazione e/o sull’ammontare del credito infrannuale, entro il termine di scadenza della dichiarazione IVA annuale, ossia 30.04 di ogni anno, sempreché l'eccedenza IVA non sia già stata rimborsata ovvero compensata.
Il caso riguarda l’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili che ha chiesto all’Agenzia delle Entrate un parere in merito alla possibilità di integrare un modello IVA TR presentato, per modificare i dati esposti nel quadro  TD.
L’Agenzia delle Entrate ricorda che:
  • il modello IVA TR viene utilizzato dai contribuenti, in presenza di determinate condizioni, per ottenere il rimborso del credito IVA relativo a periodi inferiori all’anno (c.d. infrannuale) oppure la compensazione del credito IVA. Il modello va presentato telematicamente entro l’ultimo giorno del mese successivo al trimestre di riferimento, utilizzando il modello approvato dall’Agenzia delle Entrate, disponibile sul suo sito internet;
  • con la risoluzione n. 99/E/2014 è stata prevista la possibilità di integrare/rettificare il modello IVA TR tramite l’invio di un modello integrativo, per cambiare la destinazione del credito IVA infrannuale da compensazione a rimborso o viceversa, entro la data in cui viene “effettivamente” trasmessa la dichiarazione IVA annuale;
  • con la circolare 35/E/2015 è stato ribadito il concetto esposto con la risoluzione 99/E/2014, ossia che il mutamento di destinazione può avvenire solo ed esclusivamente entro la data effettiva di presentazione della dichiarazione IVA annuale, e a condizione che non sia già stato disposto il rimborso o compensato il credito. Nella circolare, inoltre, è stato chiarito che entro gli stessi termini è possibile correggere anche le indicazioni rese con riguardo:
    • al presupposto per ottenere il rimborso;
    • alla richiesta di esonero dalla presentazione della garanzia;
    • alla sussistenza dei requisiti per accedere all’erogazione prioritaria, non eseguite o eseguite non correttamente all’interno del quadro TD tempestivamente presentato.
Fatte tali premesse l’Agenzia ritiene pertanto che:
  • si possa presentare un modello IVA TR rettificativo entro i termini di presentazione della dichiarazione IVA annuale, al fine di integrare/modificare elementi (quali, ad esempio, la richiesta di esonero dalla produzione della garanzia fideiussoria, l’apposizione del visto di conformità, l’attestazione dei requisiti contributivi e patrimoniali) che non incidono sulla destinazione e/o ammontare del credito infrannuale, sempreché l’eccedenza IVA non sia già stata rimborsata ovvero compensata;
  • non è necessario presentare una dichiarazione annuale IVA “sostitutiva nei termini”, considerato che gli elementi modificati non hanno incidenza sul contenuto della dichiarazione annuale;
  • l’integrazione/correzione degli elementi sopra esposti non costituisce errore soggetto a sanzione (salvo che - con riferimento al visto di conformità - si sia proceduto a utilizzare in compensazione il credito infrannuale in presenza di un modello TR IVA carente del visto).

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06/11/18

QUALI STRUMENTI A DISPOSIZIONE PER IL COMMERCIALISTA

PER AVERE UNO STUDIO COME SI DEVE BISOGNA SCEGLIERE TRA LA BOUTIQUE E IL SUPERMERCATO DELLA CONSULENZA.

UN CONSIGLIO E' QUELLO DI SCEGLIERE QUALE IDENTITA' ADOTTARE AI FINI DI UN PROCESSO DI MARKETING.

IL COMMERCIALISTA ADOTTA LA BOUTIQUE QUANDO SCEGLIE DI AVERE UNA CLIENTELA IN ALTO E ADOTTA UNO STILE DI STUDIO PUTTOSTO COSTOSO PER AVERE UN'IMMAGINE ALL'ALTEZZA DEL CLIENTE.

IL SUPERMERCATO E' INTESO COME UNO STUDIO IN CUI SI E' MONOPOLISTI DELLA ZONA E NON SI VUOLE APPARIRE CON UN'IMMAGINE COSTOSA ANZI PIUTTOSTO ALL'ALTEZZA DELLA CLIENTELA CHE E' NELLA ZONA.

GENERALMENTE GLI STUDI DEVONO TRASMETTERE UN'DENTITA' COME: CHI SIAMO, TRASMETTERE STABILITA' E COERENZA E RICERCARE COSA VIENE PERCEPITO DALL'UTENTE FINALE.

CI POTREBBE ESSERE UN LOOK SOBRIO OPPURE ELEGANTE, MA LA STABILITA' E LA COERENZA NON DEVONO MANCARE.

LA FIDUCIA E' IMPORTANTE MANTENERE LA SAPIENZA PER AVERE SUCCESSO NELLE RELAZIONI CON I POTENZIALI CLIENTI.

POTREBBE ESSERCI ANCHE UN "BRAND"; MA COSA E' QUESTA PAROLA ADOTTATA DAGLI STUDI PIU' GRANDI? AGIRE CON SOTTO IL NOME DEL FONDATORE CHE VI POSSO DIRE AD ESEMPIO NEI GRANDI STUDI CI POTREBBE ESSERE UN SIGNORE CHE SI E' FATTO STRADA ED HA CREATO VARI STUDI GRANDI IN TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE E SI LAVORO SOTTO IL MARCHIO DEL SUO NOME.

VEDERE LA REPUTAZIONE E LA PROPRIA PERSONALITA' GUARDARSI ALLO SPECCHIO E PORSI DELLE DOMANDE QUALI AD ESEMPIO SONO I PUNTI DI FORZA E CERCARE PER QUELLI LA POSITIVITA' (ANALISI SWOT).

SE VI PIACE QUANTO SOPRA DETTO POTETE MANDARMI MI PIACE GRAZIE.

15/09/18

Accordo di ristrutturazione

 

Deposito accordo di ristrutturazione ex art. 182-bis L.F.
 
L'esercizio dell'impresa a carattere individuale non attua una separazione patrimoniale tra i beni destinati all'attività commerciale e quelli privati, come, invece, accade nelle società, anche quelle prive di personalità giuridica, come le società di persona, ove comunque si realizza una autonomia patrimoniale, che consente di tenere distinti i patrimoni delle società da quelli dei soci. Di conseguenza, così come quando fallisce un imprenditore individuale vanno acquisiti all'attivo tutti i suoi beni, compresi quelli non destinati all'esercizio dell'attività, egualmente il concordato e l'accordo di ristrutturazione coinvolgono l'intero unico patrimonio del debitore individuale
Dopo gli interventi delle Sezioni unite del 2016 e del 2017 e la riscrittura dell'art. 183ter l.f., anche nella procedura di ristrutturazione dei debiti è ora possibile falcidiare l'IVA, rispettando le condizioni di legge.

 
 

07/08/18

APPROVATO IL DECRETO DIGNITA'



Il Consiglio dei Ministri, nella riunione del 2 luglio 2018, ha approvato il Decreto Legge recante misure urgenti per la dignità dei lavoratori e delle imprese che prevede, tra l’altro, rilevanti modifiche alla disciplina del contratto di lavoro a tempo determinato: uno degli obiettivi, infatti, è quello di scoraggiare le aziende a utilizzare contratti a tempo determinato, preferendo quelli senza limiti di tempo.

Contratti a tempo determinato: cosa cambia?-

– la durata massima scende da 36 a 24 mesi e potrà essere rinnovato al massimo per 4 volte, norma che si applica anche ai contratti attualmente in essere;

– la stipula del contratto può essere “a causale” fino a 12 mesi, mentre per i rinnovi sono reintrodotte le causali;

– oltre all’aliquota contributiva dell’1,4 % per il finanziamento della Naspi, è previsto un contributo previdenziale aggiuntivo pari allo 0,5 % per ogni rinnovo (raggiungendo così l’1,9 % di contributo addizionale).

Inoltre, per frenare i licenziamenti abusivi l’indennizzo riconosciuto ai lavoratori che vengono ingiustamente allontanati salirà da 24 a 36 mensilità.

Il decreto dignità entrerà in vigore subito dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, quindi le nuove disposizioni troveranno applicazione in caso di nuovi contratti a tempo determinato o di rinnovi del contratto: fino alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale resta in vigore la normativa vigente in materia di contratti a tempo determinato.



 

06/08/18

SPESOMETRO E FATTURE EMESSE E RICEVUTE E' ABOLITO

Siamo alle solite chi fa le norme e chi le cancella dipende dalle priorità dei governi, ad esempio adesso hanno attraverso il decreto dignità, aboltito l'obbligo delle fatture emesse e ricevute D.L. 87/2018 ESCLUSIONE DELL'OBBLIGO di comunicazione di dati e fatture per produttori agricoli in regime di esonero in rif. all'art. 34, c. 6, del DPR n. 663/72.
- Salta la scadenza dello spesometro per settembre 2018.
- le scadenze di presentazione dello spesometro:
questo significa che i dati relativi al terzo trimestre 2018 possono essere inviati telematicamente all’Agenzia delle Entrate entro il 28 febbraio 2019, anziché entro il secondo mese successivo al trimestre cioè il 30 novembre 2018.
 
 
 
 

Agenzia delle Entrate e prescrizione dei crediti

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