10/03/21

Cessione del credito non ancora fatturato: il curatore emette la fattura per conto della società

L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la risposta a interpello n. 163 dell’8 marzo 2021 riguardante la cessione del credito non ancora fatturato e fallimento del creditore cedente.

L'articolo 6, comma 3, del Decreto IVA stabilisce, in via generale, che le prestazioni di servizi si considerano effettuate all'atto del pagamento del corrispettivo.
L'articolo 21, comma 4, del medesimo Decreto IVA prevede che la fattura è emessa entro dodici giorni dall'effettuazione dell'operazione determinata.

Imposta sui servizi digitali e proroga in vista per versamento e dichiarazione.

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Nel caso di fallimento del creditore cedente: cessione del credito non ancora fatturato quindi il curatore emette la fattura per conto della società.


04/03/21

 

Oggetto: COMUNICAZIONE ALLE AZIENDE INTERESSATE PER ADERIRE AL DECRETO LEGISLATIVO 231/01 (Modello di organizzazione, gestione e controllo ex Decreto Legislativo 8 giugno 2001 n. 231 “Codice Etico”)

 

In attuazione della delega di cui all’art. 11 della Legge 29 settembre 2000 n. 300, in data 8 giugno 2001 è stato emanato il decreto legislativo n. 231 (di seguito denominato il “Decreto”), entrato in vigore il 4 luglio 2001, con il quale il legislatore ha adeguato la normativa interna alle convenzioni internazionali in materia di responsabilità delle persone giuridiche, alle quali l’Italia aveva già da qualche tempo aderito. In particolare, si tratta della Convenzione di Bruxelles del 26 luglio 1995 sulla tutela degli interessi finanziari delle Comunità Europee, della Convenzione firmata a Bruxelles il 26 maggio 1997 sulla lotta alla corruzione nella quale siano coinvolti funzionari della Comunità Europea o degli Stati membri, e della Convenzione OCSE del 17 dicembre 1997 sulla lotta alla corruzione di pubblici ufficiali stranieri nelle operazioni economiche e internazionali.

Il Decreto, recante “Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica”, ha introdotto nell’ordinamento giurisprudenziale italiano un regime di responsabilità amministrativa a carico degli enti (da intendersi come, associazioni, consorzi, ecc., di seguito denominati “Enti”) per reati tassativamente elencati e commessi nel loro interesse o vantaggio:

• da persone fisiche che rivestano funzioni di rappresentanza e di amministrazione o di direzione degli Enti stessi o di una loro unità organizzativa dotata di autonomia finanziaria e funzionale, e da persone fisiche che esercitino, anche, di fatto, la gestione e il controllo degli Enti medesimi;

• da persone fisiche sottoposte alla direzione o alla vigilanza di uno dei soggetti sopra indicati.

La responsabilità dell’Ente si aggiunge a quella (penale e civile) della persona fisica che ha commesso materialmente il reato. La previsione della responsabilità amministrativa di cui al Decreto coinvolge, nella repressione degli illeciti penali ivi espressamente previsti, gli Enti che abbiano tratto vantaggio dalla commissione del reato. Tra le sanzioni comminabili, quelle certamente più gravose per l’Ente sono rappresentate dalle misure d'interdizione, quali la sospensione o revoca di licenze e concessioni, il divieto di contrarre con la pubblica amministrazione, l'interdizione dall'esercizio dell'attività, l'esclusione o revoca di finanziamenti e contributi, il divieto di pubblicizzare beni e servizi. La suddetta responsabilità si configura anche in riguardo a reati commessi all’estero, purché per la loro repressione non proceda lo Stato del luogo in cui siano stati commessi.

Scopo del modello è implementare un sistema organico che prevenga la commissione di reati e d'illeciti con la finalità di determinare in tutti quelli che operano in nome dell’azienda la consapevolezza di poter incorrere, a fronte di comportamenti scorretti, in sanzioni penali e amministrative.

Con riferimento all'argomento individuato dal legislatore nel Decreto, i punti fondamentali sviluppati nella definizione del modello possono essere così brevemente riassunti: - mappatura dettagliata delle attività aziendali “sensibili”; oppure di quelle nel cui ambito, per loro natura, possono essere commessi i reati di cui al Decreto e pertanto da sottoporre ad analisi e monitoraggio; - scissione dei rischi potenziali per ognuno di essi, con riguardo alle potenziali norme attuative degli illeciti; - valutazione del sistema di controlli preventivi alla commissione d'illeciti e, se necessario, definizione o adeguamento delle misure previste attraverso un modello studiato.

Il modello è un sistema normativo interno finalizzato a garantire la formazione, l’attuazione e il controllo delle decisioni dell’Ente sui rischi/reati da prevenire, formato dai seguenti “strumenti”:

1. Un Codice Etico (che fissa le linee di orientamento generali);

2. La “Parte Speciale” del presente modello predisposta per le diverse tipologie di reato applicabili all’Ente, che, in considerazione del loro particolare contenuto, possono essere suscettibili di periodici aggiornamenti;

3. Un sistema di procedure formalizzate, tese a disciplinare in dettaglio le norme per assumere e attuare decisioni nelle aree a rischio di commissione dei reati previsti dal Decreto, e volte a garantire la documentazione e/o verifica delle operazioni in dette aree;

4. Un sistema di deleghe e di poteri aziendali che assicuri una chiara e trasparente rappresentazione dei processi aziendali di formazione e di attuazione delle decisioni; in tal senso nuovi documenti aziendali fondamentali che rappresentano riferimento per il modello è: - L’Organigramma.

Con riferimento al principio del codice etico di cui al primo punto, costituiscono specificazioni esemplificative degli obblighi generali di diligenza, correttezza e lealtà che qualificano l’adempimento delle prestazioni lavorative e il comportamento che il dipendente o il collaboratore è tenuto a osservare.

Il codice etico è pertanto un insieme di principi e linee guida che sono pensate per ispirare l’attività dell’ente e orientare il comportamento non solo dei suoi dipendenti, ma anche di tutti coloro con i quali l’ente entra in contatto nel corso della sua attività, con l’obiettivo di fà sì che a efficienza e affidabilità si accompagni anche una condotta etica.

Tutto quanto sopra contribuisce, in caso di reati, ad attutire gli stessi se vi è una mappa delle attività sensibili e con la medesima l’amministratore o consiglio di amministrazione conferisce a un professionista ad hoc l’incarico di assumere le funzioni di organo di controllo; è denominato Organismo di Vigilanza, con il compito di vigilare sul funzionamento, sull’efficacia, sull’osservanza e sull’aggiornamento del modello stesso, e di curare la predisposizione delle procedure operative idonee a garantirne il più corretto funzionamento.

Se avete la disponibilità di ascoltare le nostre proposte, siamo a disposizione per illustrarvi come si applica il nostro lavoro alle società, attraverso la nomina di un consulente, e in questo caso dottore commercialista, che possa coordinare tale incarico istituendo un organismo di vigilanza.

Nella speranza di aver adeguatamente illustrato come avviene questo lavoro e in attesa di un vostro cortese cenno di riscontro, invio i miei migliori saluti.

Roma, Marzo 2021                                                                               Marco Ruggeri

22/08/20

Cosa vuole fare "il direttore dell'Agenzia delle entrate" con le partite IVA

Se è troppo chiedere la sistematizzazione ed organicità della tassazione, possiamo anche accontentarci, per ora, della politica dei piccoli passi, che sembrano superflui, ma pur sempre movimento sono. Come la proposta del direttore dell’Agenzia delle Entrate che coglie un’esigenza sentita

Eliminare l’oppressione degli adempimenti inutili e soffocanti (quelli di agosto sono anche … bollenti) e di una tassazione episodica e casistica. 

Il nocciolo apprezzabile è quello di tassare solo il reddito prodotto per cassa, che implica, ovviamente di sottoporsi a controlli automatici sui flussi di cassa, imponendo la loro tracciabilità mediante strumenti elettronici

Potrebbe riguardare all’incirca oltre 3 milioni di partite IVA e sgravarle da ogni obbligo, compreso quello dei versamenti periodici, in quanto una preventiva loro autorizzazione permetterebbe, come per le bollette delle utenze, il prelievo automatico dal conto bancario. Il sistema della fatturazione elettronica, implementato con la conoscenza dei flussi finanziari e bancari potrebbe fare il miracolo. 

Il calcolo dell’IVA periodica e del reddito per cassa potrà essere eseguito dal sistema informativo del Fisco che si dovrebbe far carico di rendere conto al contribuente delle somme che mensilmente preleva dai conti bancari.

08/06/20

Cash back; nuove detrazioni; IMU, detrazioni e fondo prima casa; incentivi buoni pasto e carta maggiorenni;cancellazione ticket ssn; sugar tax; tabacchi; bollette gonfiate.

Arriva il cash back per i pagamenti elettronici

Secondo gli ultimi dati Istat il valore dell'economia cosiddetta "non osservata", quindi quella legata alle attività sommerse o clandestine, nel 2017 si è attestato a poco meno di 211 miliardi di euro. Proprio per fronteggiare il fenomeno dell'evasione e delle frodi fiscali, la legge di bilancio prevede politiche di contrasto in più settori, passando anche attraverso l'incremento del numero dei pagamenti elettronici, misura che va nella direzione di quanto avevamo auspicato e dettagliato nella lettera che abbiamo inviato al Governo a settembre.

In questo contesto si inserisce l'istituzione del cosiddetto cash back per chi utilizza strumenti di pagamento elettronici, in arrivo dal 2021. Si tratta in sostanza di un rimborso delle somme spese per acquisti al di fuori delle attività lavorative e professionali, pagati tramite carte e attraverso nuove modalità di pagamento, per esempio le app.  Per i dettagli relativi alle modalità di rimborso, alla quantificazione e alla tipologia di spese incluse nella misura bisognerà aspettare un decreto del Ministero dell'economia previsto entro il 30 aprile 2020. Stando al testo, sembra sia prevista anche la possibilità di un'adesione volontaria degli esercenti che potrebbero, così, incrementare il cash back in alcuni casi, un po' come avviene oggi con chi utilizza Satispay. La possibilità di cash back è prevista solo per gli acquisti effettuati da maggiorenni, ci sembra un'occasione mancata, si sarebbero infatti potuti aggiungere gli acquisti effettuati dai minorenni per incentivare i pagamenti elettronici anche tra i più giovani ed educarli da subito alla moneta digitale. Interessanti i fondi stanziati: tre miliardi di euro all'anno per il 2021 e il 2022.

Nuove detrazioni

Con la manovra viene introdotto un tetto alle attuali detrazioni del 19% dell’Irpef che vengono riconosciute tramite la dichiarazione dei redditi. Infatti, a partire dalle spese sostenute nel 2020 la detrazione del 19% viene riconosciuta per intero solo se il reddito complessivo lordo del dichiarante non supera i 120 mila euro annui (al netto di quello dell’abitazione principale e relative pertinenze). Per chi supera questa soglia la detrazione del 19% sarà riconosciuta in proporzione al reddito. Si salvano solo le detrazioni per gli interessi sul mutuo e le spese sanitarie. La condizione fondamentale per ottenere la detrazione è che la spesa sia sostenuta tramite mezzi di pagamento tracciabili (bonifici o carte di credito/debito, prepagate, assegni bancari o circolari, o altri strumenti di pagamento simili quindi ad esempio anche Satispay o simili), quindi niente contanti tranne che per l’acquisto di medicinali e dispositivi medici o prestazioni sanitarie rese in strutture pubbliche o private ma accreditate al SSN.

Viene confermato il Bonus bebè e viene allargata la platea dei possibili beneficiari.

Dal 2020 la detrazione del 19% per le spese veterinarie sostenute per gli animali d’affezione si calcolerà su una spesa massima annua di 500 euro a contribuente oltre la franchigia di 129,11 euro.

Entro fine marzo uscirà un decreto del ministero della Salute e del ministero delle Finanze che stabilirà come e in quali casi potrà essere elargito il contributo di 400 euro a neonato finalizzato all’acquisto di sostituti del latte materno per donne affette da patologie che impediscono l’allattamento al seno.

Dal 2021 i contribuenti con un reddito complessivo fino a 36 mila euro annui potranno detrarre il 19% della spesa sostenuta per un massimo di 1.000 euro per l’iscrizione annuale e l’abbonamento a conservatori musicali, a istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica, a cori, bande e scuole musicali da parte di ragazzi dai 5 ai 18 anni per lo studio e la pratica musicale.

Casa: Imu, detrazioni e Fondo prima casa

Nella manovra è previsto anche il rifinanziamento del Fondo prima casa che permette l'accesso più facile ai mutui grazie alla garanzia dello Stato. Al momento lo stanziamento è di 10 milioni di euro ma, grazie alla riduzione della percentuale di accantonamento al Fondo da parte delle banche, l'ipotesi è che si arrivi a un totale di 100 milioni di euro. Abbiamo sempre ritenuto quella del Fondo prima casa una misura interessante e vantaggiosa per i cittadini, ma sarebbe stato opportuno avere da subito un rifinanziamento più sostanzioso, in modo che la misura possa essere realmente di sostegno alle famiglie.

Dal 2020 cambia anche l'Imu che diventerà un tributo unico insieme alla Tasi. I Comuni potranno chiedere anche l'1,14% in più per la nuova Imu che risulterebbe, così, superiore a quanto pagato in passato per Imu e Tasi distintamente.

La Legge di Bilancio proroga le detrazioni previste per la riqualificazione energetica e le ristrutturazioni edilizie. Vengono inoltre confermate le detrazioni per l'acquisto di mobili ed elettrodomestici previsti in caso di acquisto nell'ambito di una ristrutturazione edilizia. Un importante provvedimento è quello che elimina dal 2020 la possibilità di avere direttamente lo sconto in fattura in caso di interventi di riqualificazione energetica. Quindi rimane la possibilità di cedere la detrazione sotto forma di credito di imposta ma non si può avere lo sconto in fattura ad esempio per caldaie e infissi. Lo sconto in fattura rimane solo per i grossi interventi condominiali che superano i 200 mila euro di spesa.

La novità del 2020 si chiama "Bonus facciate", una detrazione del 90% della spesa sostenuta per la ristrutturazione delle facciate esterne degli edifici che dovrebbe aiutare a cambiare l'aspetto delle città.

Il Governo infine ha prorogato il regime agevolato al 10% della cedolare secca in caso di affitto a canone concordato.

Incentivi per i buoni pasto elettronici e la carta per i diciottenni

Tra le misure previste dalla legge di bilancio c'è anche l'incentivo all'utilizzo dei buoni pasto elettronici. Viene ritoccato il limite di esenzione giornaliero dal reddito imponibile di lavoro per i buoni elettronici che passa dagli attuali 7 euro a 8 euro e, allo stesso modo, viene ridotto quello dei buoni cartacei che passa dagli attuali 5,29 a 4 euro. Il vantaggio di questa misura è duplice perché da un lato si aumenta il reddito a disposizione dei lavoratori, dal momento che i buoni sono utilizzati anche come metodo di pagamento al supermercato, e dall'altro si incentiva un metodo di pagamento elettronico che semplifica la vita a dipendenti ed esercenti. Bisogna però lavorare per ridurre le commissioni di incasso perché al momento risultano piuttosto onerose per gli esercenti e possono raggiungere anche il 15% dell'importo.

 

Al posto di 18 App, il bonus per i diciottenni, arriva la carta elettronica. La finalità rimane sempre quella di promuovere la cultura e la conoscenza del patrimonio culturale nazionale. Si tratta di una carta elettronica, utilizzabile per acquistare biglietti per rappresentazioni teatrali e cinematografiche, spettacoli dal vivo, libri, abbonamenti a quotidiani (anche in digitale), musica registrata, prodotti audiovisivi, titoli d'accesso a musei, mostre, eventi culturali, monumenti, gallerie, aree archeologiche e parchi naturali e, infine, anche per sostenere i costi relativi a corsi di musica, teatro o lingue straniere. La carta viene assegnata a tutti i ragazzi residenti nel territorio nazionale, anche se in possesso del permesso di soggiorso, che compiono 18 anni nel corso del 2020. Il mimite massimo di spesa è fissato per 160 milioni di euro per l'anno 2020. Si aspettano i decreti del Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo e del Ministro dell'economia e delle finanze entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge, così da definire gli importi da assegnare, i criteri e le modalità di utilizzo della Carta.

 

Nel 2020 la cancellazione del superticket sanitario

Tra le misure previste in ambito sanitario, la legge di bilancio prevede nella seconda metà del 2020 la cancellazione del superticket, l'aggiunta al ticket sanitario applicata in maniera forfettaria dalle regioni su ricette e prestazioni ambulatoriali. Questo verrà affiancato dall'incremento delle risorse previste per il sistema sanitario nazionale e destinate ad aumentare nel prossimo triennio. La finanziaria prevede risorse stanziate per finanziare le politiche di sostegno alle persone diversamente abili, inclusi fondi specifici per la tutela del diritto al lavoro, per l'assistenza e per le esigenze di mobilità.

 

Sugar tax, arriva la tassa sugli alimenti poco sani

Un altro tema chiave della manovra finanziaria è l'introduzione della cosiddetta sugar tax, ovvero l'aumento della tassazione sui prodotti poco sani. Riteniamo che queste siano misure condivisibili, purché siano affiancate da campagne educative volte a promuovere la corretta alimentazione. Ma quali alimenti subiranno un aumento della tassazione? Sono interessate a questa misura tutte le bevande edulcorate: non solo quelle che contengono zuccheri, ma anche quelle dolcificate con edulcoranti sintetici. Una decisione che condividiamo, visto che le bibite zuccherate come cole, aranciate, limonate e the freddi sono da sempre sul banco degli imputati, perché dal punto di vista nutrizionale offrono calorie "vuote" con l'aggravante di contribuire ad aumentare la quantità di zucchero consumata. Ma la soluzione non può certo essere quella di consumare bevande addizionate di edulcoranti, perché è facile superare la dose massima giornaliera accettabile di queste sostanze, soprattutto dai più piccoli. Per questo motivo lo scorso anno abbiamo anche scritto al Ministero della Salute per sollecitarlo ad applicare una serie di misure che potessero rivelarsi utili a una maggior sensibilizzazione generale sul tema. L'introduzione della sugar tax a nostro avviso è un buon punto di partenza per scoraggiare il consumo di alimenti poco sani, ma bisognerebbe applicarla anche ad altri alimenti ricchi di zuccheri come merendine e snack. Soprattutto riteniamo che i proventi di queste misure debbano essere destinati ad azioni e campagne mirate che possano realmente contribuire a migliorare le abitudini alimentari della popolazione.

 

Tabacchi: aumentano le accise, escluse le e-cig

Tra le altre, la legge di bilancio introduce anche gli aumenti delle accise sui tabacchi. I rincari non si limitano alle sole sigarette, ai sigari e ai prodotti da fiuto e mastico, ma anche il tabacco trinciato a taglio fino usato per rollare le sigarette, quindi il tabacco "sfuso". Anche cartine e filtri subiscono un’ aumento dell'imposta di consumo di 0,0036 euro per ogni singolo pezzo incluso in una confezione, vale a dire un aumento di qualche centesimo di euro per ogni pacchetto (per fare un esempio, su un pacchetto da 50 cartine parliamo di un aumento di 18 centesimi di euro). Considerando l'entità di questi aumenti piuttosto esigui da costituire un reale deterrente al fumo, risulta evidente che la finalità di questa misura risulta più economica che di salvaguardia della salute pubblica. Viene inoltre vietata la vendita a distanza di questi prodotti che potranno essere commercializzati esclusivamente dalle rivendite autorizzate.

La manovra esclude i liquidi delle sigarette elettroniche e i prodotti da tabacco riscaldato, come IQOS di Phillip Morris, che erano stati contemplati in una delle prime ipotesi. Da una lato questa scelta mostra la volontà di non fare cassa su queste alternative ritenute oggi meno dannose rispetto al fumo classico, ma dall'altro sottovaluta i dati allarmanti della diffusione di questi prodotti. Le e-cig non sono affatto innocue e continuano a prendere piede tra i giovani, l'adozione di misure più incisive potrebbero risultare disincentivante alla diffusione e all'utilizzo di questi prodotti.

Bollette gonfiate, arrivano le penali per i gestori

Dal 1° gennaio 2020 scattano alcune importanti novità riguardo i contratti di fornitura di energia elettrica, gas e servizio idrico. In caso di emissione di fatture sulle quali venga accertata dall’autorità competente l’illegittimità della condotta del gestore e dell’operatore interessato, per violazioni relative alle modalità di rilevazione dei consumi, di esecuzione dei conguagli o di fatturazione nonché per addebiti di spese non giustificate e di costi per consumi, servizi o beni non dovuti, l’utente ha diritto a ottenere, oltre al rimborso delle somme eventualmente versate, anche il pagamento di una penale pari al 10 per cento dell’ammontare contestato e non dovuto e, comunque, per un importo non inferiore a 100 euro.  Il pagamento dovrà avvenire entro 15 giorni dall’accertamento attraverso apposito pagamento o storno delle fatture successive.


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