26/05/12

ARGOMENTI SOCIETARI

INDICE:

1) Accantonamento degli utili o dividendi previsto dalla legge nella misura del 5%.

2) La distribuzione degli utili come dividendi per i soci va deliberata dall'assemblea.

3) La mancata compilazione del modulo RW è indice di evasione fiscale.

°°°°

1) Accantonamento degli utili o dividendi previsto dalla legge nella misura del 5%

L’art. 2430 del Codice Civile  stabilisce che almeno il 5% degli utili di bilancio debba essere accantonato a riserva legale, fino al raggiungimento di un quinto del capitale sociale.
È vietato distribuire utili ai soci:
•  se nell’attivo dello stato patrimoniale risultano iscritti costi di impianto non interamente ammortizzati, a meno che non siano coperti da riserve disponibili (art. 2426 del c.c.);
•  in presenza di perdite in sospeso (art. 2433, terzo comma del c.c.), salvo reintegro del capitale sociale o una sua riduzione in misura corrispondente.
L'accantonamento può essere però modificato  sulla base dello statuto sociale.  L’art. 2328, primo comma, del c.c., al n. 7, stabilisce infatti che l’atto costitutivo può prevedere specifiche norme secondo le quali gli utili devono essere ripartiti. Pertanto, uno statuto può prevedere che una percentuale degli utili debba essere accantonata a riserva o attribuita agli amministratori o a particolari categorie di soci (soci promotori o fondatori).

2) La distribuzione degli utili come dividendi per i soci va deliberata dall'assemblea

La delibera sulla distribuzione degli utili è adottata dall’assemblea dei soci che approva il bilancio e il verbale inerente la delibera di distribuzione deve essere stampato sul libro delle decisioni dei soci.
Entro 20 giorni dalla data del verbale di delibera occorre:
• versare l’imposta di registro in misura fissa, pari a € 168, utilizzando il mod. F23;
• presentare all’Agenzia delle Entrate il verbale stesso e la ricevuta del versamento, al fine della registrazione della delibera assembleare.
La delibera di distribuzione degli utili, se contestuale all’approvazione del bilancio, deve essere depositata al Registro delle Imprese entro 30 giorni dalla data della sua adozione, a cura degli amministratori.

3) La mancata compilazione del modulo RW è indice di un’evasione fiscale, ma da sola non basta a provarla

La Corte di Cassazione, con sentenza n. 19660 della Terza sezione penale depositata in data 24 maggio 2012, ha affermato che la mancata compilazione del modello RW può rappresentare indice di un’evasione fiscale. La Cassazione precisa, tuttavia, che la funzione del modello è quella di mera comunicazione e conoscenza per il conseguente calcolo dell’imposta sugli investimenti detenuti all’estero o le attività estere di natura finanziaria. Di conseguenza, l’evasione contestata non può derivare solo dall’omessa compilazione del modello RW, ma anche dal mancato compimento degli obblighi fiscali sanzionati dagli articoli 4 e 5 del D. Lgs. n. 74/2000.

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