24/01/18

membri del CDA possono rispondere dell'omesso versamento di ritenute


Con la sentenza n. 2741, depositata il 23 gennaio 2018, la Corte di Cassazione, in riferimento al reato di omesso versamento di ritenute, ha esteso la responsabilità penale anche ai membri del consiglio di amministrazione. Questi ultimi rispondono in proprio della violazione dell’obbligo di versamento e non quali garanti dell’adempimento del legale rappresentante della società: ogni membro del CdA ha infatti la possibilità giuridica di estinguere l’obbligazione tributaria e conseguentemente risponde in caso di inadempimento.

I membri di un consiglio di amministrazione venivano indagati per il reato di omesso versamento di ritenute (art. 10-bis, D.Lgs. n. 74/2000) sulle retribuzioni ai dipendenti della società. Nei loro confronti veniva di conseguenza emesso un provvedimento di sequestro preventivo finalizzato alla confisca per la somma corrispondente al profitto del reato.
Avverso il provvedimento del Tribunale del riesame, gli indagati proponevano ricorso in Cassazione lamentando in particolare l’illegittimità dell’estensione della responsabilità nei loro confronti, dovendo la stessa essere circoscritta al solo legale rappresentante della società. Veniva inoltre eccepita l’insussistenza del fumus del reato in quanto basato sulla sola dichiarazione del sostituto d’imposta, elemento ritenuto non costituente un grave indizio di reato.
La decisione
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 2741, depositata il 23 gennaio 2018, ha ritenuto legittimo il provvedimento di sequestro preventivo.

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